sabato 29 novembre 2014

Fusilli con pesce spada, olive nere e pomodori in crema di fave


Ingredienti

per 4 persone

350 g di fusilli pasta
200 g di brodo vegetale
200 g di pesce spada
150 g di pomodori freschi
100 g di fave
50 g d'olive nere
½ cipolla
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
un pizzico di prezzemolo
sale q.b.
pepe q.b.

Preparazione

25 minuti per la preparazione + 11 minuti per la cottura

Cuocere a fuoco vivo in padella con tre cucchiai di olio la polpa di pesce spada tagliata a cubetti, unire le olive tagliate a rondelle, aggiungere i pomodori sbollentati, pelati e tagliati a cubetti e cuocete a fuoco medio per 5' circa, salare e pepare.
Soffriggere la cipolla nel restante olio, unire le fave, bagnare con il brodo e dopo circa 5 minuti passare il tutto al mixer in modo di ottenere una crema omogenea, aggiustando di sale e pepe.
Cuocere i Fusilli  in abbondante acqua salata, scolare al dente e condire con la salsa al pesce.
Stendere la crema di fave sul fondo del piatto e disporre la pasta condita al centro, guarnendo con prezzemolo tritato.







Vino abbinato

La fantasia del piatto non ostacola le sensazioni gustative che risultano armoniche tra di loro, serviamo un vino bianco fermo dal colore giallo paglierino tenue, leggeri sentori di mineralità, secco, abbastanza morbido, fresco e giovane. ANTHILIA Donnafugata

venerdì 28 novembre 2014

Acciughe marinate al finocchio selvatico


Ingredienti

per 4 persone
600 g d'acciughe fresche
90 g di cipolle
uno spicchio d'aglio
½ limone
8 cl di olio extravergine di oliva
8 cl di vino bianco secco
un ciuffo di finocchio selvatico
un rametto di timo
una foglia di lauro
un cucchiaio di prezzemolo tritato
un ciuffo di coriandolo
sale e pepe q.b.
buccia di ½ limone e di ½ arancia

Preparazione

40 minuti per la preparazione + 0 minuti per la cottura

Pulite le acciughe, eliminate la testa, privatele delle interiora e togliete con cura la lisca centrale in modo da ottenere dei filetti.
Ungete leggermente con olio una teglia, poi disponetevi i filetti uno accanto all'altro. A questo punto conditeli spargendo rapidamente sui filetti un pizzico di sale e una spolverata di pepe. Infornate a 200°C per 5 minuti. Trascorso il tempo di cottura delle acciughe, toglietele dal forno.
Per preparare la marinatura dividete in due metà la cipolla e tagliatela trasversalmente in modo da ottenere fettine spesse circa 1-2 mm. Mettete l’olio in una padella sul fuoco medio e dopo pochi istanti aggiungere la cipolla e fatela appassire.
Nel frattempo tritate insieme aglio, finocchio selvatico, timo e qualche foglia di coriandolo. Quando la cipolla sarà appassita bagnate con il vino bianco e il succo di limone, aggiungete il trito di erbe e la foglia di alloro intera, poi lasciate cuocere al minimo per circa 5 minuti, avendo cura di mescolare.
Lavate l’arancia e il limone e pelateli per metà in modo da ricavare sottili listarelle di buccia, facendo attenzione a non staccare la parte bianca più interna, poiché è amara. Triturate sia le bucce così ottenute sia il prezzemolo, e quindi uniteli al soffritto. Ultimate la cottura lasciando la marinata sul fuoco per altri 5 minuti.
Disponete le acciughe in un piatto da portata a bordo basso, versatevi sopra la marinata calda ma non bollente che avete preparato, lasciate raffreddare e conservate in frigorifero per 24 ore. Questo è il tempo necessario per ottenere un piatto gustoso e succulento.







Vino abbinato

Piatto con tendenza acida, aromatico e speziato. Abbiniamo un vino Nasce dalla fusione tra il catarratto lucido, grande vitigno della tradizione siciliana, e la bella terra alcamese dove i monti, sui quali si coltivano le sue uve, si susseguono ininterrotti fino ad affondarsi nel mare.
Vino fresco, sapido ed elegante con profumi e corposità mediterranei, poiché acidità e struttura sono bilanciati dalla natura. ALCAMO Tenuta Rapitalà

giovedì 27 novembre 2014

Costicine di maiale alla montanara





Ingredienti
per 4 persone

1 kg di costine di maiale affumicate (in mancanza fresche)
50 g di burro
5 dl di vino bianco
sale e pepe q.b.
5 dl d'acqua
100 g di farina di granoturco
Preparazione


20 minuti per la preparazione + 60 minuti per la cottura

In una pentola, preferibilmente di terracotta, fate sciogliere il burro a fuoco molto basso.
Appena sarà fuso, alzate il fuoco e adagiatevi le costine di maiale divise e tagliate a metà (fatevele preparare dal macellaio), salatele, pepatele e fatele dorare su tutti i lati.
Se si utilizzano costine fresche farle precedentemente sbollentare in acqua non salata per 5 minuti.
Aggiungete quindi il vino bianco e, quando sarà evaporato, continuate per un’ora la cottura a fuoco lento, mescolando spesso e aggiungendo 1/2 litro d’acqua nella quale avrete fatto sciogliere la farina di granoturco. Servite calde.







Vino abbinato

Le uve Cannonau, vero emblema isolano, si giovano nelle Tenute Sella & Mosca della favorevole esposizione ai venti di Grecale, dando vita ad un grande vino sardo. Vino rosso fiero e generoso, il vino dellla Sardegna Cannonau matura nel corso dell’invecchiamento in secolari botti di rovere, un bouquet complesso ed elegante.
Sapore caldo, asciutto, armonico, che non si trova in tutti i vini sardi, con leggero fondo di prugna e nota di legno. Come i classici vini di Sardegna il Cannonau esalta ogni pietanza di carni rosse ed è al meglio quando accompagna la cacciagione.

mercoledì 26 novembre 2014

Cavatelli, rughetta e patate


Ingredienti

per 4 persone
400 g di "pasta"cavatelli 
150 g di rughetta
150 g di pomodori pelati
150 g di patate
5 cl di olio extravergine di oliva
uno spicchio d'aglio
4 foglie di basilico
sale e pepe q.b.

Preparazione

20 minuti per la preparazione + 30 minuti per la cottura
Ponete su un fuoco di media intensità una padella con due cucchiai d’olio extravergine d’oliva. Appena sarà caldo, aggiungetevi l’aglio pelato e tagliato a fettine sottili, soffriggetelo qualche secondo senza farlo colorire troppo.
Aggiungete i pelati e il basilico e lasciate cuocere a fuoco lento per una ventina di minuti. Salate e pepate.
Nel frattempo portate ad ebollizione una pentola d’acqua salata e fatevi cuocere le patate lavate, sbucciate e tagliate a pezzi di circa 3 cm di lato.
Lasciatele cuocere per circa 15 minuti o comunque fino a quando non saranno abbastanza morbide da poterle forare con una forchetta, quindi unitevi la rughetta precedentemente pulita e lavata.
Appena l’acqua ricomincerà a bollire, versatevi i cavatelli, facendoli cuocere per il tempo prescritto sulla confezione, quindi scolate il tutto, condite con la salsa di pomodoro precedentemente preparata e servite ben caldo. In alternativa potete utilizzare i Fusilli.





Vino abbinato
Ottimo vino della Campania, il Greco di Tufo prodotto dalla cantina San Paolo è un vino bianco, tra i vini della Campania è sicuramente tra i più pregiati. Portato in Italia dai coloni ellenici nel VII-VIII secolo a.C., il Greco di Tufo era già descritto dai latini come animea gemella, per la caratteristica forma alata del suo grappolo. Greco di Tufo è un vino campano con certificazione D.O.C.G., famoso e ricercato è ottimo da abbinare con carni bianche, crostacei e formaggi non stagionati. Il Top tra la vasta scelta di vini campani GRECO DI TUFo San Paolo

martedì 25 novembre 2014

Anatra all'arancia


Ingredienti 

per 6 persone
1 anatra di circa 2 chilogrammi
3 arance fresche e di scorza spessa
100 g di burro
sale e pepe q.b.
mezzo bicchiere di Grand Marnier





Preparazione

120 minuti per la preparazione + 60 minuti per la cottura

Condite l'anatra con un pizzico di sale e con un cucchiaio scarso di burro internamente, spalmatela di burro anche esternamente e spargete un pizzico di sale. Mettete a fuoco vivo un tegame già imburrato. Quando il burro sarà sciolto fate rosolare leggermente l’anatra.
Coprite il recipiente e mettete in forno a brasare lentamente. Dopo circa 1 ora togliete l’anatra dal tegame, fatela sgocciolare dal liquido di cottura e e tenerla in caldo.
La carne deve risultare leggermente rosata. Spelate un’arancia con un coltellino molto affilato in modo da ottenere delle listarelle di buccia lunghe circa 5 cm, ma facendo attenzione a non staccare la parte bianca della scorza.
Sbollentate le bucce per 6 minuti, sgocciolatele, fatele raffreddare e tagliatele in bastoncini finissimi nel senso della lunghezza, ne occorre una cucchiaiata abbondante.
Fate macerare i bastoncini per un paio d'ore ricoprendoli con il Grand Marnier. Con lo stesso coltellino affilato asportate la buccia delle altre due arance in modo che sia ben visibile la polpa senza la parte bianca interna alla scorza.
Quindi ricavate da ogni arancia degli spicchi tagliati 'a vivo', cioè incidendo i singoli spicchi appena all’interno delle pelli di separazione, in modo che ne risultino totalmente privi.
Mettete sul fuoco il fondo di cottura dell'anatra a calore piuttosto vivo e mescolando, fate ridurre il volume di 2/3. A questo punto aggiungete i bastoncini d'arancia e il Grand Marnier della marinata diluito col succo di un'arancia. Fate ridurre di metà a calore vivace.
Staccate le cosce e le zampe dell'anatra, tagliatele in pezzi senza eliminare la pelle. Spellate il petto e ottenetene dei filetti. Disponete su un piatto da portata caldo i pezzi con la pelle, poi allineatevi sopra i filetti spellati. Ricoprite con la salsa ben calda. Guarnite il tutto con gli spicchi d'arancia pelati a vivo.







Vino abbinato
Per un piatto in agrodolce come questo ci si deve orientare verso un vino bianco Ottimo vino della Campania, il Greco di Tufo prodotto dalla cantina San Paolo è un vino bianco, tra i vini della Campania è sicuramente tra i più pregiati. Portato in Italia dai coloni ellenici nel VII-VIII secolo a.C., il Greco di Tufo era già descritto dai latini come animea gemella, per la caratteristica forma alata del suo grappolo. Greco di Tufo è un vino campano con certificazione D.O.C.G., famoso e ricercato è ottimo da abbinare con carni bianche, crostacei e formaggi non stagionati. Il Top tra la vasta scelta di vini campani.

lunedì 24 novembre 2014

Garganelli con melanzane e provola

Ingredienti 

per 4 persone

250 g pasta  garganelli 
300 g di melanzane
250 g di Pomodori Pachino
100 g di Provola
uno spicchio d'aglio
olio extravergine di oliva q.b.
sale q.b.

Preparazione

20 minuti per la preparazione + 14 minuti per la cottura

Lavare le melanzane, sbucciarle e tagliarle a dadini, quindi metterle in acqua salata per dieci minuti. Strizzarle, asciugarle e friggerle in padella con poco olio bollente fino a che non imbiondiscono. A parte friggere le pelli.
Lavare i pomodori e tagliarli a metà, eliminare i semi e metterli in una padella a cuocere insieme a olio, aglio schiacciato e un pizzico di sale per dieci minuti, fino ad ottenere una salsa.
In una padella unire due cucchiai di questa salsa, le melanzane, la provola tagliata a tocchetti, qualche foglia di basilico.
Cuocere i Garganelli in abbondante acqua salata, scolarli al dente e aggiungerli al composto.
Imburrare una terrina, distribuire sul fondo le pelli fritte delle melanzane e i Garganelli conditi e cuocere in forno a 200 ° per 5 minuti.
Versare due cucchiai di salsa in un piatto, capovolgere le terrine per versare il contenuto nei piatti e guarnire.









Vino abbinato

Sensazioni gustative intense ed equilibrate; si consiglia un vino bianco secco, giallo paglierino brillante, con profumi di fiori e frutta, alcolico, abbastanza morbido, fresco, con sapidità equilibrata, pronto. Fiano di Avellino DOCG.Marche: San Paolo

domenica 23 novembre 2014

Crostata di ricotta romana

Ingredienti 



300 g di farina
150 g di zucchero
150 g di burro
2 tuorli d'uovo
1 uovo intero
sale q.b.
½ scorza di limone grattugiata
500 g di ricotta vaccina fresca
250 g di zucchero
50 g di cioccolato
1 uovo
2 tuorli d'uovo
un pizzico di cannella
100 g di canditi misti
buccia di ½ limone e di ½ arancia grattugiata
un bicchierino di Rum
1 uovo per pennellare

Preparazione

30 minuti per la preparazione + 20 minuti per la cottura


Preparate una pasta frolla impastando il burro lasciato ammorbidite a temperatura ambiente con lo zucchero, aggiungendo le uova e incorporando per ultima la farina alla quale va aggiunta un pizzico di sale e la buccia grattugiata di mezzo limone.
Fatela riposare per 30 minuti avvolta nella carta stagnola.
In una terrina mescolate la ricotta passata al setaccio, lo zucchero, due tuorli e un uovo intero, la buccia grattugiata di mezzo limone e di mezza arancia, una spolverata di cannella e un bicchierino di rum.
Quando il composto sarà omogeneo, unite i canditi, il cioccolato tritato e rimescolate il tutto in modo da distribuire uniformemente.
Stendete con un mattarello sulla spianatoia infarinata i ¾ della frolla (spessore 3 mm) e rivestitevi il fondo imburrato di una teglia rotonda, lasciando il bordo leggermente in rilievo.
Versate all’interno dello strato di pasta il composto di ricotta e livellatelo.
Con la restante pasta preparate alcune strisce da disporre in modo da formare un bordo circolare lungo il margine della tortiera e un intreccio sopra il composto di ricotta.
Spennellate queste striscioline con l’uovo sbattuto e mettete in forno già caldo a temperatura media 180°C fino a quando le strisce di pasta saranno dorate e croccanti. Lasciate raffreddare.
Prima di servire cospargete la crostata con una spolverata di zucchero vanigliato.








Vino abbinato
Aromaticità, speziatura e ensazioni dolci importanti. Abbiniamo un passito dolce, dal colore giallo dorato, con profumi di frut ta matura, candita e agrumata, sapore dolce e fresco e buona sapidità. Passerina IGT.Cantine Murola