mercoledì 26 novembre 2014

Cavatelli, rughetta e patate


Ingredienti

per 4 persone
400 g di "pasta"cavatelli 
150 g di rughetta
150 g di pomodori pelati
150 g di patate
5 cl di olio extravergine di oliva
uno spicchio d'aglio
4 foglie di basilico
sale e pepe q.b.

Preparazione

20 minuti per la preparazione + 30 minuti per la cottura
Ponete su un fuoco di media intensità una padella con due cucchiai d’olio extravergine d’oliva. Appena sarà caldo, aggiungetevi l’aglio pelato e tagliato a fettine sottili, soffriggetelo qualche secondo senza farlo colorire troppo.
Aggiungete i pelati e il basilico e lasciate cuocere a fuoco lento per una ventina di minuti. Salate e pepate.
Nel frattempo portate ad ebollizione una pentola d’acqua salata e fatevi cuocere le patate lavate, sbucciate e tagliate a pezzi di circa 3 cm di lato.
Lasciatele cuocere per circa 15 minuti o comunque fino a quando non saranno abbastanza morbide da poterle forare con una forchetta, quindi unitevi la rughetta precedentemente pulita e lavata.
Appena l’acqua ricomincerà a bollire, versatevi i cavatelli, facendoli cuocere per il tempo prescritto sulla confezione, quindi scolate il tutto, condite con la salsa di pomodoro precedentemente preparata e servite ben caldo. In alternativa potete utilizzare i Fusilli.





Vino abbinato
Ottimo vino della Campania, il Greco di Tufo prodotto dalla cantina San Paolo è un vino bianco, tra i vini della Campania è sicuramente tra i più pregiati. Portato in Italia dai coloni ellenici nel VII-VIII secolo a.C., il Greco di Tufo era già descritto dai latini come animea gemella, per la caratteristica forma alata del suo grappolo. Greco di Tufo è un vino campano con certificazione D.O.C.G., famoso e ricercato è ottimo da abbinare con carni bianche, crostacei e formaggi non stagionati. Il Top tra la vasta scelta di vini campani GRECO DI TUFo San Paolo

martedì 25 novembre 2014

Anatra all'arancia


Ingredienti 

per 6 persone
1 anatra di circa 2 chilogrammi
3 arance fresche e di scorza spessa
100 g di burro
sale e pepe q.b.
mezzo bicchiere di Grand Marnier





Preparazione

120 minuti per la preparazione + 60 minuti per la cottura

Condite l'anatra con un pizzico di sale e con un cucchiaio scarso di burro internamente, spalmatela di burro anche esternamente e spargete un pizzico di sale. Mettete a fuoco vivo un tegame già imburrato. Quando il burro sarà sciolto fate rosolare leggermente l’anatra.
Coprite il recipiente e mettete in forno a brasare lentamente. Dopo circa 1 ora togliete l’anatra dal tegame, fatela sgocciolare dal liquido di cottura e e tenerla in caldo.
La carne deve risultare leggermente rosata. Spelate un’arancia con un coltellino molto affilato in modo da ottenere delle listarelle di buccia lunghe circa 5 cm, ma facendo attenzione a non staccare la parte bianca della scorza.
Sbollentate le bucce per 6 minuti, sgocciolatele, fatele raffreddare e tagliatele in bastoncini finissimi nel senso della lunghezza, ne occorre una cucchiaiata abbondante.
Fate macerare i bastoncini per un paio d'ore ricoprendoli con il Grand Marnier. Con lo stesso coltellino affilato asportate la buccia delle altre due arance in modo che sia ben visibile la polpa senza la parte bianca interna alla scorza.
Quindi ricavate da ogni arancia degli spicchi tagliati 'a vivo', cioè incidendo i singoli spicchi appena all’interno delle pelli di separazione, in modo che ne risultino totalmente privi.
Mettete sul fuoco il fondo di cottura dell'anatra a calore piuttosto vivo e mescolando, fate ridurre il volume di 2/3. A questo punto aggiungete i bastoncini d'arancia e il Grand Marnier della marinata diluito col succo di un'arancia. Fate ridurre di metà a calore vivace.
Staccate le cosce e le zampe dell'anatra, tagliatele in pezzi senza eliminare la pelle. Spellate il petto e ottenetene dei filetti. Disponete su un piatto da portata caldo i pezzi con la pelle, poi allineatevi sopra i filetti spellati. Ricoprite con la salsa ben calda. Guarnite il tutto con gli spicchi d'arancia pelati a vivo.







Vino abbinato
Per un piatto in agrodolce come questo ci si deve orientare verso un vino bianco Ottimo vino della Campania, il Greco di Tufo prodotto dalla cantina San Paolo è un vino bianco, tra i vini della Campania è sicuramente tra i più pregiati. Portato in Italia dai coloni ellenici nel VII-VIII secolo a.C., il Greco di Tufo era già descritto dai latini come animea gemella, per la caratteristica forma alata del suo grappolo. Greco di Tufo è un vino campano con certificazione D.O.C.G., famoso e ricercato è ottimo da abbinare con carni bianche, crostacei e formaggi non stagionati. Il Top tra la vasta scelta di vini campani.

lunedì 24 novembre 2014

Garganelli con melanzane e provola

Ingredienti 

per 4 persone

250 g pasta  garganelli 
300 g di melanzane
250 g di Pomodori Pachino
100 g di Provola
uno spicchio d'aglio
olio extravergine di oliva q.b.
sale q.b.

Preparazione

20 minuti per la preparazione + 14 minuti per la cottura

Lavare le melanzane, sbucciarle e tagliarle a dadini, quindi metterle in acqua salata per dieci minuti. Strizzarle, asciugarle e friggerle in padella con poco olio bollente fino a che non imbiondiscono. A parte friggere le pelli.
Lavare i pomodori e tagliarli a metà, eliminare i semi e metterli in una padella a cuocere insieme a olio, aglio schiacciato e un pizzico di sale per dieci minuti, fino ad ottenere una salsa.
In una padella unire due cucchiai di questa salsa, le melanzane, la provola tagliata a tocchetti, qualche foglia di basilico.
Cuocere i Garganelli in abbondante acqua salata, scolarli al dente e aggiungerli al composto.
Imburrare una terrina, distribuire sul fondo le pelli fritte delle melanzane e i Garganelli conditi e cuocere in forno a 200 ° per 5 minuti.
Versare due cucchiai di salsa in un piatto, capovolgere le terrine per versare il contenuto nei piatti e guarnire.









Vino abbinato

Sensazioni gustative intense ed equilibrate; si consiglia un vino bianco secco, giallo paglierino brillante, con profumi di fiori e frutta, alcolico, abbastanza morbido, fresco, con sapidità equilibrata, pronto. Fiano di Avellino DOCG.Marche: San Paolo

domenica 23 novembre 2014

Crostata di ricotta romana

Ingredienti 



300 g di farina
150 g di zucchero
150 g di burro
2 tuorli d'uovo
1 uovo intero
sale q.b.
½ scorza di limone grattugiata
500 g di ricotta vaccina fresca
250 g di zucchero
50 g di cioccolato
1 uovo
2 tuorli d'uovo
un pizzico di cannella
100 g di canditi misti
buccia di ½ limone e di ½ arancia grattugiata
un bicchierino di Rum
1 uovo per pennellare

Preparazione

30 minuti per la preparazione + 20 minuti per la cottura


Preparate una pasta frolla impastando il burro lasciato ammorbidite a temperatura ambiente con lo zucchero, aggiungendo le uova e incorporando per ultima la farina alla quale va aggiunta un pizzico di sale e la buccia grattugiata di mezzo limone.
Fatela riposare per 30 minuti avvolta nella carta stagnola.
In una terrina mescolate la ricotta passata al setaccio, lo zucchero, due tuorli e un uovo intero, la buccia grattugiata di mezzo limone e di mezza arancia, una spolverata di cannella e un bicchierino di rum.
Quando il composto sarà omogeneo, unite i canditi, il cioccolato tritato e rimescolate il tutto in modo da distribuire uniformemente.
Stendete con un mattarello sulla spianatoia infarinata i ¾ della frolla (spessore 3 mm) e rivestitevi il fondo imburrato di una teglia rotonda, lasciando il bordo leggermente in rilievo.
Versate all’interno dello strato di pasta il composto di ricotta e livellatelo.
Con la restante pasta preparate alcune strisce da disporre in modo da formare un bordo circolare lungo il margine della tortiera e un intreccio sopra il composto di ricotta.
Spennellate queste striscioline con l’uovo sbattuto e mettete in forno già caldo a temperatura media 180°C fino a quando le strisce di pasta saranno dorate e croccanti. Lasciate raffreddare.
Prima di servire cospargete la crostata con una spolverata di zucchero vanigliato.








Vino abbinato
Aromaticità, speziatura e ensazioni dolci importanti. Abbiniamo un passito dolce, dal colore giallo dorato, con profumi di frut ta matura, candita e agrumata, sapore dolce e fresco e buona sapidità. Passerina IGT.Cantine Murola

sabato 22 novembre 2014

Pollo alla potentina


Ingredienti 

per 4 persone
1.2 kg di pollo
300 g di pomodori maturi
30 g di prezzemolo
30 g di burro
5 cl di olio extravergine di oliva
1 cipolla
1 cl di vino bianco secco
peperoncino in polvere q.b.
5 foglie di basilico
sale q.b.


Preparazione 

30 minuti per la preparazione + 70 minuti per la cottura

Pulite e passate un pollo su una fiamma viva per eliminare eventuali peli residui, quindi lavatelo e tagliatelo in 8 pezzi. Lavate il prezzemolo e il basilico e tritateli. Pelate i pomodori, togliete i semi e tagliuzzateli grossolanamente.
Su un fuoco di media intensità ponete una padella con l'olio extravergine d’oliva e il burro e, quando quest’ultimo si sarà sciolto, unite i pezzi di pollo e la cipolla a fettine sottili e, appena avrete fatto prendere colore al pollo, versate il vino bianco e il peperoncino.
Quando il vino sarà evaporato, aggiungete i pomodori, il prezzemolo ed il basilico tritati, salate, mescolate, mettete il coperchio sulla pentola e fate cuocere a fuoco moderato per un’ora unendo, se la salsa risultasse troppo densa, qualche cucchiaiata d’acqua. Quando pronto, levate dal fuoco e servite con contorno di patate arrostite a spicchi grossi.







Vino abbinato

Aromaticità, succulenza, leggera grassezza e speziatura si abbinano con un vino bianco dal colore Colore giallo paglierino, cristallino. Profumi intensi e complessi di frutta a polpa bianca e gialla, sentori di fiori gialli.Gusto equilibrato tra sensazioni morbide e acidità, di buon corpo e discreta persistenza.
La Vinicola del Titerno

venerdì 21 novembre 2014

Arancini di riso


Ingredienti 

per 4 persone
380 g di riso
200 g di pane grattugiato
4 uova
50 g di burro
80 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
sale e pepe q.b.
Farina 00 (doppio zero) q.b.
1 uovo per l’impanatura

Preparazione


30 minuti per la preparazione + 5 minuti per la cottura
Fate lessare i piselli sgranati in poca acqua leggermente salata. Sbattete con l’apposita frusta, in una capiente ciotola le quattro uova intere e tenetele in fresco.
In una casseruola portate ad ebollizione un litro d’acqua. Quando comincia a bollire aggiungete una presa di sale grosso, quindi versate nell’acqua salata il riso e fatelo cuocere a fuoco moderato (solitamente sono necessari circa 15 minuti), mescolando continuamente finché avrà assorbito tutta l’acqua.
A questo punto togliete il riso dal fuoco e incorporatevi rapidamente le 4 uova sbattute, il burro e il Parmigiano-Reggiano grattugiato.
Per fare il ripieno: tritate la cipolla. Mettete l’olio in un largo tegame e collocatelo sul fuoco medio. Aggiungete la cipolla e fatela appassire. Aggiungete la carne e fatela rosolare. Aggiungete ora il concentrato di pomodoro e il vino e fateli evaporare. Versatevi anche un goccio d’acqua calda, un pizzico di sale e una spolverata di pepe. Fate cuocere per 20/30 minuti a fuoco basso e poi fate raffreddare.
Unite i pisellini lessati, lo zafferano, il formaggio tagliato a cubetti e il Caciocavallo grattugiato. Con le mani inumidite, prelevate un pugno di riso, spianatelo sul palmo della mano, deponetevi una cucchiaiata del ripieno ottenuto e richiudetevi sopra il riso con le dita: otterrete così una pallina della grandezza di un’arancia al cui interno è rimasto il ripieno.
Impanate gli arancini passandoli per prima cosa nella farina, poi nell’uovo sbattuto e infine nel pangrattato. Nel frattempo mettete sul fuoco medio una padella con una quantità di olio sufficiente a ricoprire interamente gli arancini. Quando l’olio sarà bollente (potete verificare la temperatura con qualche briciola dell'impanatura) friggeteli rigirandoli delicatamente almeno una volta.
Quando saranno dorati prelevateli con l’apposito padellino forato e adagiateli su carta assorbente. Serviteli subito.




Vino abbinato

Antipasto dalla complessità aromatica che delizia il palato. Consigliamo un vino di colore giallo paglierino scarico . Al profumo è intenso e complesso, equilibrato tra le note floreali e fruttate, ricorda i fiori d’arancio, la frutta tropicale e il pompelmo. Al gusto è morbido e saporito e ricorda la frutta percepita al naso. Facile da bere. SANTA CRISTINA IGT

giovedì 20 novembre 2014

Crescentina


Ingredienti 

per 4 persone
500 g di farina
olio per friggere q.b.
20 g di lievito di birra
25 cl di latte
sale q.b.


Preparazione

10 minuti per la preparazione + 3 minuti per la cottura
In una zuppiera impastate tutti gli ingredienti con il latte tiepido fino ad ottenere un panetto omogeneo.
Fate lievitare la pasta per circa un’ora a temperatura ambiente, coprendola con una pezzuola di lino o di cotone pulita. L’impasto va poi spianato con il mattarello fino a raggiungere uno spessore di mezzo centimetro circa.
Tagliate la pasta ottenendo tanti rombi di dimensioni omogenee.
In una padella versate olio da frittura in quantità sufficiente a ricoprire interamente le crescentine. Quando l’olio sarà bollente iniziate a friggere (potete verificare la temperatura con qualche pezzetto di impasto).
Non appena i rombi di pasta saranno gonfi e dorati, cioè dopo circa tre minuti, posizionateli sulla carta assorbente per togliere l’unto in eccesso. Servite le crescentine calde con salumi e formaggi: sono insuperabili con il Prosciutto di Parma.







Vino abbinato
Piatto con sensazioni di untuosità, tendenza dolce e aromaticità. Consigliamo un vino E' un vino rosso che sa di sole, ha un color rubino dal profumo caldo e speziato tipico del Gaglioppo, si scorgono toni di visciola scurissima, olive nere, fichi secchi al cioccolato, conditi da noce moscata e foglie balsamiche di alloro ed eucaliptolo. Al naso segue una bocca secca, calda, abbastanza morbida, ricca di finissimi tannini, dolce ed appena astringente. Da buon vino del sud, il duca San Felice Librandi, è un vino di giusto corpo e di grande intensità , abbastanza persistente e fine. Estremamente Coinvolgente.