martedì 14 ottobre 2014

Calamarata ricetta napoletana




La calamarata è una ricetta tipica della cucina napoletana, che si prepara con una pasta corta a forma di anello, condita con un sugo leggero di pomodoro fresco e calamari; questi ultimi vengono tagliati a rondelle, pressappoco della grandezza della pasta, in modo da confondersi con essa. La calamarata è un piatto ideale per un pranzo estivo poiché si prepara in poco tempo e, nonostante si mangi calda, ha un gusto fresco e non appesantisce. Per prepararla l’ideale sarebbero dei calamari non troppo grandi, in modo da avere anelli più o meno della stessa misura; io non li ho trovati, quindi ho tagliato gli anelli più grandi a metà.

Ingredienti per 4 persone:

360 g di pasta calamarata
500 g di calamari già puliti
500 g di pomodori pachino
Qualche fogliolina di menta o mentuccia
Un ciuffetto di prezzemolo
½ bicchiere di vino bianco secco
1 spicchio d’aglio
1 peperoncino piccante secco
3 cucchiai di olio evo
Sale qb
Fiano di Avellino

Procedimento (preparazione: 15 min. cottura: 15 min.)


Sciacquate e pulite i calamari, eliminando anche la pelle e il dente centrale della testa. Tagliate il corpo a rondelle grandi più o meno come la pasta e riducete a pezzi non troppo piccoli la testa e i tentacoli. Lavate i pomodori e tagliateli a pezzetti. In un’ampia padella fate scaldare leggermente l’olio con l’aglio e il peperoncino, quindi calate i calamari (l’olio non deve essere bollente!) e fateli cuocere per un paio di minuti. Sfumate con il vino bianco e, quando sarà in parte evaporato, aggiungete i pomodori e il sale. Coprite con un coperchio e fate cuocere a fuoco medio per una decina di minuti, quindi aggiungete la menta e il prezzemolo tritati. Lasciate addensare il sugo per un paio di minuti e spegnete. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e trasferitela nella padella, facendola saltare per un paio di minuti .Servite la calamarata subito, spolverizzandola con del prezzemolo tritato.



Vino abbinato

Leggera tendenza amarognola che, unita alla tendenza dolce dei calamari , si bilancia con maestria regalando aromaticità e succulenza, portiamo in tavola un vino bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore gradevole, sapore asciutto, sapido, armonico. Fiano di Avellino

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